
Se avete tempo, prendetevi la briga di capire come stanno le cose, e leggete l'interessante articolo di Fabrizio Bocca, apparso su Repubblica online dopo la partita. Ne riporto qui un estratto.
Lazio-Inter 0-2 è stata la coda di quel derby Lazio-Roma 1-2, ricco solo di polemiche, incidenti gravissimi fuori lo stadio, veleni. E che a fine partita aveva visto anche i pollici versi di Totti rivolti alla curva giallorossa, ma a invocare disgrazie per la Lazio. [...] A modo loro i tifosi della Lazio hanno consumato la vendetta che volevano, rendendosi protagonisti dello scudetto negato alla Roma. Probabilmente, giocandosela, la Lazio avrebbe perso lo stesso e mai avrebbe potuto riaprire il campionato. [...] Che bisogno c'era di aprire la strada a una squadra così forte? Qual è il tarlo che rode il calcio italiano?

Se fossi laziale, e pertanto antiromanista non mi sarebbero andati giu' i pollici versi di Totti, peraltro impuniti in quanto sinonimo di sana (!) rivalita' agonistica; ergo mi sarei recato allo stadio da tifoso interista; non per l'Inter, chiaro, ma per dispetto all'odiata Roma, e a quei pollici versi. Ci sono milioni di italiani che tiferanno Bayern nella finale di Champions League; non per i bavaresi, chiaro, ma per dispetto all'odiata Inter. C'e' qualche differenza?
Il tarlo che rode il calcio italiano e' dentro la penna di ominidi come Bocca e tanti altri del mondo sportivo stampato e televisivo: tutti presi a rimuginare contro la sfiga del calendario, o - facendo un inusitato sforzo di intelligenza - a ripensare a quanto stupido fu er Pupone, lui e quel maledetto gesto dei pollici versi.



1 commenti:
grazie per aver citato un mio articolo
l'ominide Fabrizio Bocca
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