Finale di Coppa Italia all'Olimpico di Roma. Vince l'Inter 1-0, gol esemplare di Milito, oltre il quale di sport si e' visto ben poco.
La partita che avrebbe assegnato il primo titolo nazionale del 2010 si e' presto trasformata in un'indecorosa coreografia da battaglia delle Termopili, e piu' che una finale di calcio dei tempi moderni, sembrava la scenografia di 300.
Che cosa di rimane di questo spettacolo?
Rimane l'importante vittoria dello Special One, che con questa conquista i tre titoli nazionali in Italia (insieme a scudetto e super-coppa italiana vinti nel corso della precedente stagione).
Rimane l'infelice designazione dell'arbitro Rizzoli, il peggiore in campo, incapace di contenere l'ira ed imporre la pace con l'autorevolezza che si richiede a chi dirige incontri di questo genere.
Rimane il calcione ammazza-carriera di capitan Totti a Balotelli, reperibile su YouTube ma non su Repubblica.it, ne' sul Corriere dello Sport, ne' sulla Gazzetta dello Sport.
Rimane la rissa finale voluta da chi, sull'orlo di una crisi psico-fisica, sa di cedere malamente sul proprio terreno, davanti la propria gente, un titolo fortemente voluto nell'incapacita' fisica di lottare per vincerlo.
Siamo al colpo di coda dell'epopea di una squadra che - pur potendo ancora vincere lo scudetto - ha mostrato di aver i nervi a brandelli da un pezzo. Vedremo se ora - finalmente - cadranno i giusti fulmini della provvidenza sportiva.
venerdì 7 maggio 2010
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