Quando sia Inter che Roma si avviavano alla spartizione della posta in palio, è arrivato il gran colpo di Vucinic. Novantaduesimo, ad un minuto dall'inevitabile triplice fischio, si consuma l'irreparabile danno per l'Inter, l'incontenibile gioia di Roma, e l'indubbia goduria di Torino, l'altra Milano e il resto del Paese.
Commentatelo come volete, l'Inter ha ceduto tre punti di fronte ad una squadra che le ha tenuto testa per tutta la gara, e non stiamo parlando del Barcellona.
Su un altro fronte, una riuscitissima acrobazia di Ibrahimovic basta per superare il mai domo Genoa. E tre colpi secchi di Krasic svegliano una frastornata Juve proprio nel momento più opportuno per sentire nuovamente il profumo dell'alta classifica.
Non è una giornata che passa inosservata, e gli infortuni e i litigi - veri o presunti che siano - non fanno altro che alimentare il sospetto che qualcosa nell'Inter di Benitez non giri come dovrebbe.
Abbiamo il diritto di credere in una inversione dei valori di forza in campionato, dopo un quadriennio di dominio incontrastato di marca Inter? Forse. Perché se è vero come sembra che stiamo parlando di soli indizi, è pur vero che essi sono tanti e rumorosi.
martedì 28 settembre 2010
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