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martedì 12 maggio 2009

Trentacinquesima: Il miracolo di San Nicola

Mentre si infrange la rincorsa del Milan contro i nervi tosti di una Juventus formato diga frisone, che riscatta l'ultima, opaca primavera, lo scudetto 2008-2009 prende definitivamente la via di Palazzo Durini.

Il popolo nerazzurro si prepara, cosi', al quarto tricolore consecutivo, con buona pace di tutti i Paperin de Paperetti, penne mediocri del panorama giornalistico nazionale, gufi di professione e aizzatori di poveri di spirito.

Di vero c'e' che l'Inter di Mourinho e' stanca
come un bradipo al risveglio dopo il sacrosanto sonno, e lo si vede. L'uscita anticipata dalla Champions sembra aver prodotto un calo di endorfine in linea con l'astinenza vista lo scorso anno. Allora Mancini pago' per una cosa e per l'altra, costringendo il patron Moratti a spese folli per assicurarsi un buon sostituto.

Il tema ricorrente della crisi degli allenatori investe oggi altre panche: Ranieri e Ancelotti non possono certo dire di dormire sonni tranquilli, dopo aver lasciato tra loro e Mourinho una media di sette punti a testa per tutto il campionato. I rispettivi patron sanno che il prossimo anno Moratti avra' a disposizione un petrol-budget da urlo, tra cessioni, recessioni e concessioni, e dovranno prepararsi a contrastare la fame di scudetti di una squadra che, dopo un digiuno durato decenni, non pare ancora sazia.

Doveroso, per ragioni di cuore, spendere una nota sul Bari. La citta' festeggia coralmente un'impresa a dir poco storica, grazie - oltre al Santo Patrono - al suo allenatore, ai suoi giocatori e ai 60mila che ogni domenica hanno sostenuto il (o "la") Bari. Sia San Nicola che i 60mila ci sono sempre, gli altri non si sa. Certo e' che con questo pubblico le ambizioni hanno tutto il diritto di moltiplicarsi.

Sanda Nicoul, aiutaci tu.



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