In ritardo come un bagaglio in transito su Fiumicino, la sorpresa del campionato 2008-2009 e' finalmente arrivata.
Non e' la Juventus dei Delpierini e dei Ranierini, sfaldatasi come una fetta biscottata dopo la tripletta di Pellissier; ne' la Roma degli elargitori di proclami gratuiti, sotto per l'ennesima volta proprio quando le acque iniziavano a farsi piu' basse.
A risvegliare la semiaddormentata del campionato (l'Inter), e' bensi' il leviatano dell'opposta sponda milanese (il Milan dei dodici rigori) che con un gran colpo da maestro agguanta le prime pagine dei giornali, sbilancia e scavalca la Juventus e porta il suo alito intriso di palloni d'oro a bisbigliare nelle orecchie di Zanetti, Ibra e Julio Cesar.
Mourinho teme il controanatema di Ancelotti, lo si vede lontano duecento metri. E con lui i tifosi di fede nerazzurra che, nel rivivere l'angosciante finale dello scorso anno, si chiedono come sempre che male han fatto nelle precedenti vite per meritarsi questa sorte, tutti i santissimi anni.
Con un'Inter in disarmante calo fisico e di idee, e con un Milan in stato di grazia come le serre di Laeken a maggio, il campionato e' ufficialmente riaperto.
Come finira' a questo punto non e' dato saperlo. Almeno fino alle 17:45 del 31 maggio, quando sara' dato fiato al fischio finale della giornata e della stagione.
Soltanto allora la storia di questo campionato premiera' il vincitore. E per l'altro non resteranno che Zeru Tituli.
lunedì 27 aprile 2009
lunedì 20 aprile 2009
Trentaduesima: La notte dello sport
A sentire e risentire i volgari cori contro Balotelli, rimango disarmato e attonito. Questo mondo del calcio è allora capace di tutto. Di produrre immagini sprezzanti contro la dignità dell'uomo prima - altro che sport - e di voltarvi le spalle per comodità dopo, a tutti i livelli.
No, non cadremo nel tranello di chi scriverà che in fondo sono solo espressioni goliardiche create ed amplificate dal contesto euforico da stadio, come la maggior parte della stampa collaborativa si affretta ad affermare in un capoverso nel risvolto della penultima pagina. Quella gente che per ore ricordava che Balotelli è un nero di merda merita davvero il disprezzo più sentito.
Non posso pretendere di immedesimarmi nel giocatore, reo - a diciannove anni - di essere un italiano diverso perché nero. Ma posso pretendere di urlare ai vertici del mondo del calcio, che i bastardi non sono solo quelli che scaldano gli spalti e si esibiscono in atteggiamenti da taverna troglodita.
I bastardi sono quelli che insabbiano dopo, che fingono di non aver sentito, che si tappano occhi e orecchie sperando che il tempo di due giorni, due altre mezze scosse di terremoto, e tutti avranno dimenticato.
I bastardi sono coloro che non si indignano, che non hanno la forza di prendere provvedimenti eccezionali, per punire i trasgressori della legge più fondamentale di tutte, il rispetto per la dignità umana.
I bastardi sono coloro che commentano, moviolizzano, fanno pagelle ai giocatori, ai tecnici, agli arbitri, ai loro vivi ed ai loro morti, e non spendono una parola, una sola, di indignazione pubblica, di vergogna. Ché se avessero il coraggio lo direbbero: "oggi non lavoro, non scrivo, sono alieno da questo mondo di merda!".
Ma non lo fanno. Cerruti continua a dare i numeri, la domenica antisportiva continua la sua soap-opera, i giornali tutti ricordano più o meno i fatti di calcio (Tuttosport neanche quelli, come si sa). Qualche giudice interverrà per individuare e colpire i responsabili dei cori, magari con il divieto di accesso allo stadio per quattro mesi. Giusto in tempo per il prossimo campionato.
Moratti avrebbe voluto ritirare la squadra. Perché non l'ha fatto? Avrebbe dovuto, come io avrei voluto cambiar canale mentre assistevo alla notte dello sport italiano.
No, non cadremo nel tranello di chi scriverà che in fondo sono solo espressioni goliardiche create ed amplificate dal contesto euforico da stadio, come la maggior parte della stampa collaborativa si affretta ad affermare in un capoverso nel risvolto della penultima pagina. Quella gente che per ore ricordava che Balotelli è un nero di merda merita davvero il disprezzo più sentito.
Non posso pretendere di immedesimarmi nel giocatore, reo - a diciannove anni - di essere un italiano diverso perché nero. Ma posso pretendere di urlare ai vertici del mondo del calcio, che i bastardi non sono solo quelli che scaldano gli spalti e si esibiscono in atteggiamenti da taverna troglodita.
I bastardi sono quelli che insabbiano dopo, che fingono di non aver sentito, che si tappano occhi e orecchie sperando che il tempo di due giorni, due altre mezze scosse di terremoto, e tutti avranno dimenticato.
I bastardi sono coloro che non si indignano, che non hanno la forza di prendere provvedimenti eccezionali, per punire i trasgressori della legge più fondamentale di tutte, il rispetto per la dignità umana.
I bastardi sono coloro che commentano, moviolizzano, fanno pagelle ai giocatori, ai tecnici, agli arbitri, ai loro vivi ed ai loro morti, e non spendono una parola, una sola, di indignazione pubblica, di vergogna. Ché se avessero il coraggio lo direbbero: "oggi non lavoro, non scrivo, sono alieno da questo mondo di merda!".
Ma non lo fanno. Cerruti continua a dare i numeri, la domenica antisportiva continua la sua soap-opera, i giornali tutti ricordano più o meno i fatti di calcio (Tuttosport neanche quelli, come si sa). Qualche giudice interverrà per individuare e colpire i responsabili dei cori, magari con il divieto di accesso allo stadio per quattro mesi. Giusto in tempo per il prossimo campionato.
Moratti avrebbe voluto ritirare la squadra. Perché non l'ha fatto? Avrebbe dovuto, come io avrei voluto cambiar canale mentre assistevo alla notte dello sport italiano.
lunedì 13 aprile 2009
Trentunesima: Dacci oggi il nostro messaggio quotidiano
Trentunesima di campionato. Mentre a L'Aquila si cerca quel barlume di serenita' tra i campi profughi di Piazza d'Armi, contesi tra chiesa e catechesi, miracoli divini e eterne promesse, giornalisti e sciacallisti (di professione), sociologi, tuttologi e ovviologi, parroci, pretuzzi ed imbonitori, il calcio-calcio vi dedica il suo minutino di circostanza con allegato coro gregoriano, battimano improvvisato e striscione politically correct.
A Milano, nell'anticipo pasquale, l'Inter del Dr. Jekyill e Mr. Hyde prima trita il Palermo, che come si sa' e' fatto di piccante polvere di spezie, e poi ne resta soffocata allorche' il vice di Santon, tale terzino sinistro fluidificante Maxwell, cessa di fluidificare e consegna due palle gol agli avidi grani di pepe siculo.
A Genova, nel posticipo dell'anticipo pasquale, la Juventus ranierina del Cobollo, del Secco e del Blanco si schianta invece contro la formazione dell'illuminatissimo Gasperini, tanto da convincere Paperin de'Paperetti a spegnere il blog-scandalo da lui stesso curato tutte le mattine, prima dell'amara tazzina di caffe' sabaudo.
E mentre continua il suicidio della Roma, la volata Champions di Ancelotti, la riossigenata del Torino e l'affossamento del Lecce, la fuga di Jose Mourinho vede inanellarsi un ennesimo punticino scudetto, dando sempre piu' ragione alle svitate teorie morattiane del piu'-spendo-piu'-vinco.
In attesa del big match Juventus - Inter di sabato sera, anfiteatro l'Olimpico di Torino, non esitiamo per favore a mandare un messaggino per i fratelli abruzzesi, al numero 48580.
Buona solidarieta' quotidiana a tutti.
A Milano, nell'anticipo pasquale, l'Inter del Dr. Jekyill e Mr. Hyde prima trita il Palermo, che come si sa' e' fatto di piccante polvere di spezie, e poi ne resta soffocata allorche' il vice di Santon, tale terzino sinistro fluidificante Maxwell, cessa di fluidificare e consegna due palle gol agli avidi grani di pepe siculo.
A Genova, nel posticipo dell'anticipo pasquale, la Juventus ranierina del Cobollo, del Secco e del Blanco si schianta invece contro la formazione dell'illuminatissimo Gasperini, tanto da convincere Paperin de'Paperetti a spegnere il blog-scandalo da lui stesso curato tutte le mattine, prima dell'amara tazzina di caffe' sabaudo.
E mentre continua il suicidio della Roma, la volata Champions di Ancelotti, la riossigenata del Torino e l'affossamento del Lecce, la fuga di Jose Mourinho vede inanellarsi un ennesimo punticino scudetto, dando sempre piu' ragione alle svitate teorie morattiane del piu'-spendo-piu'-vinco.
In attesa del big match Juventus - Inter di sabato sera, anfiteatro l'Olimpico di Torino, non esitiamo per favore a mandare un messaggino per i fratelli abruzzesi, al numero 48580.
Buona solidarieta' quotidiana a tutti.
domenica 5 aprile 2009
Trentesima: Paperin de Paperetti
La trentesima giornata e' la svolta del campionato 2008-2009.
Saranno le vagonate milionarie per pagare stipendi doppi e tripli, ma c'e' che l'Inter di Mourinho inizia ad andarsene per la sua strada, e cosi' alla trentesima giornata parlare di fuga e' finalmente lecito, giusto e sacrosanto (testate sportive bravarde lo facevano gia' alla quarta di campionato).
Il distacco dell'Inter aumenta, sia nei confronti delle insegutrici, che dell'Inter di Mancini (piu' nove, piu' quattordici e piu' quattro rispettivamente). Non sara' l'Inter dei record, ma e' evidente che il Jose illuminato cominci a presentare il conto. E non agli avversari, sarebbe facile ed antisportivo, ma a taluni giornalisti spenti e sciatti, come Paperin de Paperetti.
Infelice esempio di bassezza morale prima ancora che professionale, Paperin de Paperetti trascura di curare con penna forbita la correttezza e l'equilibrio dei suoi e degli altrui scritti. E solendo trastullarsi tra illegibili "post" di fidi "bloggers", con forbita penna ama fomentare opinioni di assoluta infondatezza, pericolose e retrograde.
E cosi' anche la rincorsa della Juventus procede a ritroso. Ma questo e' calcio giocato, e Paperin de Paperetti non c'entra piu'. Rimane solo l'olezzo di incompetenza, appicicaticcio come il miele semindurito sul bordo del vasetto, che ti sporca appena lo tocchi, e quello sporco non andra' via neanche se strofini.
An appeal on behalf of communities affected by the Abruzzo earthquake was launched within hours of the disaster by the Corriere della Sera, Corriere.it, the Gazzetta dello Sport, Gazzetta.it and City.
WHAT TO DO – Anyone wishing to make a donation to help victims in the earthquake zone can do so by bank transfer or by credit card.
BANK TRANSFER – Intesa-San Paolo, ABI 3069, CAB 05061, account number 1000/144, account name: “Un aiuto subito – Terremoto dell’Abruzzo”.
IBAN: IT 03 B 03069 05061 100000000144
CREDIT CARD – DONATIONS (CartaSi, MasterCard, Visa, American Express)
CartaSi Freephone: 800 317800 (from some mobiles, dial 12 followed by the number)
Calls from abroad: +39 02 34980235.
Have your credit card ready and follow the recorded instructions.
Saranno le vagonate milionarie per pagare stipendi doppi e tripli, ma c'e' che l'Inter di Mourinho inizia ad andarsene per la sua strada, e cosi' alla trentesima giornata parlare di fuga e' finalmente lecito, giusto e sacrosanto (testate sportive bravarde lo facevano gia' alla quarta di campionato).
Il distacco dell'Inter aumenta, sia nei confronti delle insegutrici, che dell'Inter di Mancini (piu' nove, piu' quattordici e piu' quattro rispettivamente). Non sara' l'Inter dei record, ma e' evidente che il Jose illuminato cominci a presentare il conto. E non agli avversari, sarebbe facile ed antisportivo, ma a taluni giornalisti spenti e sciatti, come Paperin de Paperetti.
Infelice esempio di bassezza morale prima ancora che professionale, Paperin de Paperetti trascura di curare con penna forbita la correttezza e l'equilibrio dei suoi e degli altrui scritti. E solendo trastullarsi tra illegibili "post" di fidi "bloggers", con forbita penna ama fomentare opinioni di assoluta infondatezza, pericolose e retrograde.
E cosi' anche la rincorsa della Juventus procede a ritroso. Ma questo e' calcio giocato, e Paperin de Paperetti non c'entra piu'. Rimane solo l'olezzo di incompetenza, appicicaticcio come il miele semindurito sul bordo del vasetto, che ti sporca appena lo tocchi, e quello sporco non andra' via neanche se strofini.
Un aiuto subito
An appeal on behalf of communities affected by the Abruzzo earthquake was launched within hours of the disaster by the Corriere della Sera, Corriere.it, the Gazzetta dello Sport, Gazzetta.it and City.
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