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domenica 15 marzo 2009

Ventottesima: questione di fede

Alberto Cerruti, Gazzetta dello Sport:

JUVENTUS 8 - Si dimostra un potentissimo 4x4 che ribalta con 4 gol lo 0-1 contro il Bologna a fine primo tempo. L'Inter rimane a +7, ma Ranieri scopre il miglior Giovinco della stagione, ritrova i gol di Del Piero su azione e applaude una ripresa di impressionante ferocia agonistica. Mancano tanti giocatori, ma quelli che ci sono hanno ancora benzina nel serbatoio per inseguire lo scudetto.

INTER 6,5 - Apre e chiude la partita con il solito Ibrahimovic che torna grande in campionato, segnando la doppietta che lo porta a quota 17, solo alle spalle del capocannoniere Di Vaio. Ma il 2-0 è bugiardo, perché soffre troppo la Fiorentina, salvata dalle grandi parate di Julio Cesar, a conferma delle difficoltà a creare gioco.


Il duello tra Juventus ed Inter, tra Ranieri e Mourinho, tra Moratti e Cobollo e' copia del duello di articoli che da ore si consuma sui quotidiani sportivi online (ci mancherebbe pure che versi l'immeritato obolo per acquistarne copia cartacea).


Un buontempone che si firma con le mie stesse iniziali deve averci visto lungo:

Juventus-Fiorentina 2-0 e +7 sull'Inter

Juventus 10 - Ristabilisce la notevole distanza sull'Inter, al termine della partita piu' decisiva della stagione, dopo la sfortunata esibizione di Manchester. Ibrahimovic determinante, da 10 e lode. Tutta la squadra lo osanna e lui ricambia con due prodezze da cineteca che alzano il morale nel momento psicologicamente piu' difficile. Con questa gara, Ranieri si smarca ancora una volta come un grande stratega dello scudetto.

Inter 5 - Addirittura sotto di un gol in casa, davanti al proprio pubblico, trova lo stimolo giusto per evitare un nuovo tracollo che le costerebbe non solo il titolo, ma forse anche il secondo posto. Caparbia la reazione, ma nel complesso di fronte c'era solo il Bologna.


Quando si decide di usare due pesi e due misure su tutte le testate accreditate, cartacee e televisive, si rischia davvero di far passare la propria visione, parziale e per nulla autorevole, come verbo evangelico e autarchico, di fronte al quale masse di poveri di spirito forgiano la propria fede.


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