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lunedì 2 febbraio 2009

Ventiduesima: non lamentiamocene

Dopo ventidue giornate di serie A, 20610 minuti di calcio, 84880 minuti di TV, una caterva di moviole, di commenti fuori luogo, di titoli e articoli insensati, di antiinterismo, di antijuventinismo e di quant'altro, il mio registro personale segna l'usuale disavanzo di sei o sette punti tra Mourinho, Ancelotti e Ranieri. Se la memoria non mi inganna, qualcosa di simile si continua a registrare da tempo con una costanza da disciplina scientifica, se si escludono gli alti e bassi della vena goleadoresca dei vari Pato, Del Piero e Ibra.

Campionato noioso? Tutt'altro. Mi sono divertito nelle tre partite principali. A Torino, Milano e Roma si e' visto tanto bel gioco, da un lato e dall'altro, oltre alla giusta tensione emotiva necessaria per resistere (Juve), emergere (Milan) , allungare (Inter), sorprendere (Cagliari), tenere (Torino) o tamponare (Lazio), senza pero' mai recriminare. O, quanto meno, senza farsene una malattia. Cio' che ho visto e' un assaggio di come sarebbe il calcio se non fosse affetto dalle sue due principali malattie infettive (tutte di stampo prettamente italico): il moviolismo e l'arbitrismo.

Il moviolismo e' una forma di depressione che affligge coloro i quali non sanno dare un senso alla partita se non dopo aver visto ottocento volte di fila tutti gli episodi dubbi avvalendosi delle moderne tecniche diagnostiche. Si tratta di una disfunzione contagiosa che si propaga con scioltezza anche grazie al proliferare di trasmissioni che della diagnostica moviolistica fanno l'unica (ahiloro) arma di informazione.

L'arbitrismo e' un disturbo mentale che si manifesta nello scaricare sulle giacchette nere le ragioni dei propri insuccessi. Casi frequenti sono stati riscontrati negli allenatori di squadre provinciali, probabilmente per non soccombere al cospetto dei loro presidenti. Episodi non infrequenti sono stati riscontrati nei presidenti di piu' bassa estrazione culturale, probabilmente per evitare la figura degli scapocchioni davanti ai rispettivi tifosi. Secondo alcuni studiosi, l'arbitrismo e' una forma di astuzia premeditata che si esplica attraverso il moviolismo reiterato. Entrambe le disfunzioni sono in genere guaribili tra gli otto e i quindici giorni dietro regolare assunzione di Stoplamentin. Gli studiosi non si spiegano come mai a volte i sintomi cessino del tutto in occasione di prestazioni arbitrali accidentalmente favorevoli (che pero' spesso finiscono con il creare del nuovo arbitrismo in altre sedi).

Bene, la ventiduesima giornata sembra ci abbia risparmiato tutto questo. Non lamentiamocene.
Buon campionato a tutti.


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1 commenti:

Anonimo ha detto...

Forza Bologna! Dai che ci salviamo!!!