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domenica 8 febbraio 2009

Ventitreesima: lo stramaledetto calcio

"Posso solo dire che a Siena abbiamo guadagnato due punti con un gol in fuorigioco e l'Italia si è fermata per due giorni. Da quattro settimane, però, capitano episodi come la squalifica di Adriano, l'espulsione di Muntari, il rigore contro il Torino e quello di stasera e l'Italia vive tranquilla. Non capisco perche'."

Le parole di Jose Mourinho, a ben lèggere, sono riferite ad un certo sistema di informazione che irrora il mondo del calcio - ogni riferimento ai bamboccioni di Sky, di Tutto il calcio e della Domenica Antisportiva e' puramente casuale - anche se il dubbio che si riferisca a qualcosa di piu' grande finisce con l'occupare i miei pensieri.

Non dimostrano alcuna pertinenza con il calcio giocato gli accondiscendenti editorialisti sportivi, nella giornata in cui la Juventus avrebbe meritato una sonora batosta a Catania. Un rigore contro ed un rosso diretto a Sissoko risparmiati per strani motivi, oltre al dubbiosissimo liscio di Terlizzi che ha regalato gloria e titoli a Poulsen, sembrano scivolare via e scomparire nell'arco di pochi microsecondi. Non e' successo nulla a Catania.

Non ne e' da meno l'allegra brigata della delucana domenica antisportiva, impegnata in una reiterata, stucchevole e poco redditizia crociata notturna. Questo non e' piu' calcio giocato, e neanche parlato. E' il solito indecoroso quadretto circense che la Rai non esita a offrire agli appassionati dietro pagamento di 30 centesimi al giorno.

Non e' mio costume star dietro ad ogni riflesso involontario dei pupazzetti che ne animano il salotto, ma a volte si supera quella misura oltre la quale e' doveroso raccontare cio' che va in onda, liberamente e onestamente. E cosi' si consumano le moviole dell'ex-scandalo Tomboletti che stabilisce ora e sempre: il "mani" in area di Marchionni era impossibile da vedere da parte del pur buon Morganti; il "mani" in area di Seedorf era involontario tanto da giustificare il successivo gol; il rosso al selvaggio Iaquinta non ci stava. Egli pero' dimentica di mostrare il negato rigore e l'ammonizione subita da Ibra, e dimentica anche di mostrare l'entrata di Sissoko da rosso diretto.

Non si distrae invece la coppia comica delucateocoli quando, lavorando sulla leva della passione ultras che probabilmente li accomuna, chiudono la trasmissione con un sonoro vaffanculo a Mourinho. Avete letto bene, vaffanculo. In diretta TV all'interno dalla trasmissione sportiva di punta (in quanto a share) della Rai, pagata dal canone di milioni di telespettatori. Vaffanculo. Ma non se ne parla, da nessuna parte. No, non se ne parla. Silenzio. Tutto ritorna nella regola di questo nostro stramaledetto calcio.

Ma il calcio e' lo specchio di un Paese. Nella sua invettiva, Mourinho usa per due volte la parola Italia. Non e' un caso. Tanto povero di spirito, depresso, schizofrenico, cupo e cupoloso l'uno, quanto l'altro. Iperboli di questa specie costituiscono la cartina di tornasole di uno strano, ma audace, parallelo tra il degrado di due mondi dove l'uno e' sottoinsieme dell'altro e ne eredita' tutte le proprieta' genetiche.

Mourinho e' un autostoppista delle galassie che, quando si e' fermato nel nostro mondo, ha capito di esser precipitato in una borgata baronesca dall'aspetto medievale e dai modi inquisitori. Per questo la sua invettiva contro chi ad arte offusca una notizia e ne esalta altre, modellando la realta' a proprio disegno, sembra anticipare una generalizzazione ch'egli vorrebbe fare, ma che forse non ha il titolo di fare. Ed intanto il parallelo e' scoppiato. E dalle righe di questo blog conto di arrivare laddove la liberastampadebole di questo Paese non osa.

Durante una crisi economica epocale, davanti un sovvertimento dell'ordine costituito ed il radicamento di una politica del sempre piu' di moda ci-penso-io, gli strali di Jose Mourinho dipingono il Paese come una mongolfiera che sprofonda in un vuoto d'aria, e non vi e' conducente che sappia cosa fare. Ma non se ne parla, da nessuna parte. Silenzio. Tutto ritorna nella regola di questo nostro stramaledetto calcio.


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