Giorno del derby di Milano, 15 febbraio 2009, ore 20.30. Ho rinunciato a tutto questa sera, persino ad una verosimilmente succulenta cena a base di pesce, pur di restare incollato al sito internet bet365.com che da' la possibilita', oltre-confine, di godersi la partite di calcio via internet.
In Italia, la crociata anti-internet, quella che colpira' Facebook tra non molto, si contenta di proteggere le TV che, oltre alle dirette calcistiche, propinano - ahime' - contratti fuori di testa, opinionisti fuori dal tempo, cosce fuori misura, ed il tutto naturalmente a pagamento.
L'economia delle televisioni fa fatica a star dietro ai nuovi fenomeni ad attecchimento rapido. Assistere ad una partita di calcio via internet, in modo del tutto gratuito, non solo e' comodo, ma e' il futuro.
Ovunque al mondo, l'onda delle possibilita' che internet offre e' veloce, amorfa e inarrestabile. In Italia, invece, e' oscuramento. Siti come bet365.com e myp2p.eu, tra i piu' cliccati fino a pochi mesi fa, sono ora paginette senza sostanza (p.s. c'e' sempre rojadirecta.com).
Chissa' se anche questo blog sara' censurato dai nuovi crociati. Speriamo di no, non vorrei deludere chi mi legge. Siamo pochi, ma buoni. Ma pochi.
Il derby della Madonnina se lo prende l'Inter. Chi critica Adriano per la toccata di testa-braccio dovrebbe riguardarsi Inter-Parma del 20 gennaio 2008, minuto 89mo. Allora tutta l'Italia si fermo' per due mesi, gli arbitri furono edotti in chiave anticapolista, l'Inter gioco' le successive partite quasi sempre in dieci, e il buon RoboMancini ne fece le spese (psicologiche prima, di fatto poi).
L'Inter di ieri ha messo paura due volte. In attacco prima, con una serie di azioni da gol lucide come le scarpine di Michelle Obama, una dopo l'altra, senza sosta, quasi a volersi prendere tutto da questo match, a lanciare un avvertimento alle inseguitrici e soprattutto allo United. In difesa dopo, quando il pipponeinzaghi ha messo alle corde la retroguardia avversaria, cosa che non e' da tutti quest'anno. Una, due, tre volte, sempre li', sempre ganzo, vivace, decisivo.
Il Milan finalmente riesce a giocare bene, e non e' stato l'effetto Beckham. Forse e' un po' tardi quando si e' a meno undici, o forse no, come lo scorso campionato insegna. Di sicuro e' ora lecito, alle 24ma giornata di calcio, parlare di fuga dell'Inter. Non alla quarta di campionato (vai).
Ed anche la Juve sembra stia perdendo la necessaria lucidita' in chiave conclusiva gia' da alcuni incontri. I legni di ieri non spiegano tutto. Una squadra che pretende di inseguire il cingolato nerazzurro non puo' farsi abbattere da un palo. La foga post-purgatorio sembra esaurita, gli stimoli nervosi pare inizino a concentrarsi sull'altro obiettivo tosto della stagione, la Champions.
Buon calcio a tutti.
lunedì 16 febbraio 2009
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