La sfida tra Juve e Inter continua. Dalle righe di questo blog sono mesi che vado ripetendo che lo scudetto quest'anno è una corsa a due tra Inter e Juventus, tra Mourinho e Ranieri, tra due filosofie, storie e destini diversi ed opposti ma accomunati da una corsa che - son certo - affascinerà i puristi del calcio. Quest'anno come non mai.
L'ultima del girone di andata verra' iscritta nel grande libro del calcio come il piu' clamoroso dei giri di boa. Al termine del girone di andata, schiatta l'Inter di Mourinho sotto le cannonate del nemico bergamasco, presso il quale si era recato a far visita come se andasse a raccogliere margheritine sulle Prealpi di Arcifusso. Il calo psicologico affligge questa squadra oltre misura, e quando le viene il piripillero, riesce ad essere talmente disordinata nel gioco da divenire irriconoscibile. Curiosamente, appena sintonizzato sulla diretta internet (grazie al myp2p"punto"eu), ho creduto che l'Inter fosse la squadra in casacca nerazzurra che dominava il campo, complice la scarsa qualita' del video e l'audio in iracheno che certo non aiutava a distinguere i giocatori. Invece era l'Atalanta.
Ad esser onesti dentro, cosa che spesso non costa nulla, si dovrebbe affermare che anche alla Juve deve essere venuto il piripillero, dato che ha consegnato le chiavi del gioco alla Lazio per tutto il primo tempo. Eppure ad essere sbriciolata e' solo l'Inter, ad esser solida e' solo la Juve (leggi i giornali). Il perche' e' un dettaglio.
La grande ma sottile differenza è proprio in quel dettaglio che rende il calcio lo sport sublime nel nostro Paese. Difatti, mentre la reazione dell'Inter si materializzava con l'inutile gol di Ibra al 92', la Juve la metteva dentro alla prima occasione. Come cerco sempre di dire da queste colonne, e non ci vuole molto a capirlo, il calcio è a volte questione di dettagli, o di centimetri - diceva il grande Viola - paragonandolo ad un'altra, ben più antica, arte.
Sempre ad essere onesti, l'Inter non e' stellare, non lo e' ancora quest'anno; e la Juve non e' infallibile come sembra. Due squadre che spesso soffrono una preparazione costruita con l'ambizione di durare fino a fine maggio, e destinate a lasciare punti per strada.
Il giro di boa del campionato e' alla fine un bicchiere mezzo pieno per l'una, mezzo vuoto per l'altra. Sicuramente una boccata di ossigeno come non mai per Ancelotti e Spalletti che per una volta recuperano punti sulla testa del campionato senza troppa fatica.
Il secondo tempo e' di fatto iniziato. Prepariamoci ad assistervi comodamente seduti in poltrona e godiamoci questo campionato bello come non mai.
domenica 18 gennaio 2009
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