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domenica 28 marzo 2010

28 marzo 2010 - 31^ giornata

L'Inter cede quattro punti preziosi nel computo della classifica grazie ad un palo. Non e' poco. Chi ne esce rafforzato non e' la Roma, ma il campionato di serie A. C'e' qualcuno addirittura che ha derubricato questa stagione da "Scudetto di Cartone" a "Campionato piu' bello" solo perche' l'Inter non e' piu' sicura al comando. Beh, il calcio e' fatto di calciofili, ed ognuno stabilisce la sua verita' piu' o meno credibile.

Trovo pero' l'accanimento del mondo calcistico contro la capolista piuttosto strano. E' vero che l'ultima volta che un'altra squadra ha vinto il campionato era il 2004. E che da allora, tra scudetti revocati e riassegnati, schede svizzere ed arbitri condizionati, e' l'Inter ad aver divorato da sola il piatto che calciopoli aveva fatto volare dalla finestra.

Tuttavia mi suona strano l'improvviso schieramento dei potenti della seconda parte di questo campionato. Un'Inter tallonata ora dal Milan ora dalla Roma, vittima di dubbie decisioni arbitrali, martoriata da ammonizioni talvolta ai limiti del credibile, punita sulla base di improvvisati processi alle intenzioni, e condannata senza appello da tutte le testate giornalistiche sportive di questo Paese, e che ora paga a caro prezzo il peso psicologico di dover competere su tre fronti.




Restano sette giornate di campionato nelle quali la Roma ha la possibilita' concreta di conquistare quello scudetto cui ambisce da troppi anni. Nella stagione che ha rilanciato il romanissimo Ranieri sotto il profilo tecnico, professionale ed umano, la Roma sembra davanti il suo stesso destino. La grande occasione le e' davanti, ora che Mourinho - come una formichina previdente - ha platealmente deciso di centellinare le forze e gli sforzi profusi in campionato per massimizzare il rendimento della sua Inter in Champions League.

Il Milan non sembra avere le carte per rientrare in corsa, perche' al di la' dei suoi stessi risultati dovra' vedersela non con una ma due antagoniste super-toste. E' facile voler bene ad una persona come Leonardo; ma con tutto il bene che gli si puo' volere, non mi pare di poter pronosticare un rientro vincente del brasiliano nella corsa scudetto.

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