Ancora cori contro Balotelli: riprendo testualmente il comunicato stampa diffuso dalle agenzie e ripreso - tra le altre testate - dalla Gazzetta dello Sport.
Non si placa la furia dei tifosi della Juventus contro l'Inter e contro Balotelli. I circa trecento ultrà presenti allo stadio di Bordeaux prima della partita hanno di nuovo intonato il coro: "Se saltelli, muore Balotelli" e hanno inveito verbalmente contro i nerazzurri. Il ds Alessio Secco è andato sotto la curva per far cessare i cori. Quando l'altoparlante ha ricordato che "su questo campo è bandito il razzismo", in tutta risposta, si è levato un coro ancora più pesante: "Un negro non può essere italiano", senza nominare esplicitamente nessuno. Era lo stesso coro che l'anno scorso portò alla squalifica del campo della Juventus, poi commutata in match a porte chiuse. Il presidente bianconero, Jean Claude Blanc, dai microfoni di Sky, ha ribadito per l'ennesima volta che la società bianconera è contraria a ogni forma di razzismo. Il Ds Alessio Secco è andato sotto la curva bianconera a dire ai tifosi che se continuano con i cori razzisti, c'è la minaccia di squalifica internazionale per la Juventus.
Riporto quanto sopra in risposta a quei pochi (per fortuna) imbecilli che dal basso della loro assoluta ignoranza continuano a credere che i cori di Torino di domenica scorsa non siano stati a sfondo razzista.
Irritiamoci con il cloruro della Champions. Ieri in programma la seconda parte del quinto turno a gironi.
Champions: a Bordeaux la Juventus come l'Inter. Non c'e' limite al peggio.
Straordinario successo in Champions per Juve, Inter e Milan. Ieri hanno goduto juventini e milanisti, oggi gli interisti.
giovedì 26 novembre 2009
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5 commenti:
imbecilli come quelli che cantavano pessotto buttati di sotto, ma quelli non essendo bianconeri non vennero considerati più di tanto vero?
così come ci si scorda di Zoro, chi era costui?
Quel che e' peggio e' che si affronti la materia con mentalita' da tifoso, anziche' da cittadino. Se lo fa la mia squadra, sono solo cori ingiuriosi, se lo fa l'altra e' razzismo da condannare.
Quando ci saremo liberati di questa marmellata cerebrale, capiremo che il razzismo - e non e' retorica - non ha colore.
in questo i media e gli addetti ai lavori non aiutano per niente, anzi.
un certo discorsetto andrebbe fatto soprattutto a loro, i primi ipocriti
Ciao, ma sei l'ex-calciatore ungherese???
magari :-) sono solo un mezzo parente ;-)
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