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domenica 23 novembre 2008

Tredicesima: Lo spogliatoio e lo scippo

Con la lentezza di un treno a vapore partito in ritardo e carico di tirapiedi patentati, calcineidenti e tornatanedadoveseivenuto, guadagna terreno l'Inter di Mourinho rispetto a tutte le avversarie, le macumbe e le iatture che solo il nostro campionato e tutti i suoi filistei sanno elargire con una gratuita' dell'altro mondo.

Dalle autorevoli colonne di questo blog (piu' che giornalistico, non che ci volesse molto per la verita'), da alcuni mesi a questa parte fatico a sottolineare come il patron e primo tifoso interista - per sua sfiga - Massimo Moratti avesse azzeccato la scelta di una vita, probabilmente con un gesto di involontaria generosita' nei confronti della sua squadra. Siamo certi della sua buona fede, dubbiosi della sua capacita' manageriale sportiva, ma gli diamo atto del gran colpo di culo che ebbe quando quella notte di Inter-Liverpool (che segno' la fine ingloriosa del ciclo Mancio) il tecnico portoghese gli apparve in sogno.

L'Inter di ieri ha dato prova di una grande compattezza e reciproco sostegno. Gli Ibra e gli Adri, gli Stanko e i Cambiassi, gli Zanetti e i Materazzi che inseguono l'uomo (gia' lo facevano con Mancini per la verita') e che sostengono i compagni con doppie e triple chiusure (questa e' nuova) segnano che questa benedetta Inter, oltre ai campioni ispirati, ha anche uno spogliatoio ordinato.

La Juve non e' da meno. Superata la fase antiranieristica, gli uomini del Cobollo si ritrovano pur sempre in alto in classifica, avanti in Champions, pronti a sferrare gli attacchi e a erodere punti a chiunque e ovunque. I giornali hanno preferito non infierire forse proprio per questo motivo, lasciando che le ferite riportate a San Siro si rimarginino da sole. E non sia mai, non vorrete mica prendere a botte una vecchia signora che casca malamente alla fermata dell'autobus...

E' da meno il Milan. A salvaguardia delle chiappe del Galliano inferocito, piu' che la squadra sul campo, ci pensa la stampa libera di questo nostro Paese liberissimo, ed i salotti domenicali sportivi di questo Paese sportivissimo. Il mio organismo, allergico al latte di vacca pastorizzato, se n'e' accorto anche questa volta. Risultato: ne ha prodotto di suo al sapore di bile di fegato d'oca, facendolo precipitare sin giu' alle ginocchia, allorche' ha assistito al deplorevole balletto salva-chiappe inscenato da stampa e tv a favore della squadra del presidente dei presidenti.

Va bene la lamentela dell'Ancelotto e del Gattacchio, ma e' lecito sapere il motivo per cui ne fanno una causa personale gli autori dell'informazione collettiva? E' lecito sapere il motivo per cui un rigore negato al Milan e' "scippo" e non "svista arbitrale", come quando accade (e accade...) a parti invertite? E' lecito sapere il motivo per cui, se a patire la svista arbitrale fosse stato il Toro, mai nessuno si sarebbe sognato di dire "Torino scippato"? o "Bologna rapinato"? o "Catania investito da un'auto pirata"? Ma a te, lettore, non ti viene acidita' di stomaco?

Ammirate invece lo stile giornalistico scelto dal sito ufficiale dell'Uefa (uefa.com):

Il secondo pareggio consecutivo in trasferta - dopo quello contro l'US Lecce - fa scivolare l’AC Milan a tre punti dalla vetta. All’Olimpico di Torino, nel posticipo della tredicesima giornata, i Rossoneri sono fermati sul 2-2 dal Torino FC. I Granata passano in vantaggio con Roberto Stellone, ma il “Diavolo” rimonta nello spazio di cinque minuti grazie alle reti brasiliane di Pato e Ronaldinho; è un rigore di Alessandro Rosina a dodici minuti dalla fine a regalare un punto alla squadra di Gianni De Biasi.


Buon Mallox a tutti.

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