Permettemi di citare un intervento da parte di un lettore de Il Foglio, rubrica Zeru Tituli (nick Polenasue):
"E’ mancata la testa, e, non meno importante, è mancata la grinta, la cattiveria di mourinhana memoria. Cattiveria in senso buono del termine. Quella che portava Cambiasso ad asfissiare Drogba impedendogli di ragionare, quella che mettevano in campo Maicon e Sneijder, Motta e Stankovic, Lucio e Samuel, tutti quanti senza eccezione (anzi si, con l’eccezione di uno sciagurato con tanto talento e zero testa, che ora è a far danni in Inghilterra). Ora i nostri entrano in campo sorridenti e sereni ma poco concentrati. L’anno scorso intimorivano gli avversari già nel tunnel degli spogliatoi. [...] Dopo i danni del Pacioso, Leo ha già fatto miracoli. Purtroppo i condottieri con gli attributi non si trovano facilmente, e all'Inter non serve un Allegri qualsiasi. [...] A fine anno l'Inter dovrà battere la concorrenza di Roma e Juve per assicurarsi un tecnico adeguato. Non sarà facile. A meno che il Real vinca la Champions, Moratti apra il portafoglio e il duro ma sentimentale Filosofo torni a rifondare la sua squadra del cuore. Con le righe giuste. Un sogno, non un’ossessione."
Va comunque dato merito al Milan di Seedorf, Pato e Robinho di non aver ceduto sul più bello, come molti (me compreso) ipotizzavano. Ed al Napoli di Cavani e Lavezzi di aver fatto il suo campionato più bello degli ultimi venticinque anni.
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