A Genova il Milan non va oltre un pari nonostante i commenti dei giornalisti sportivi continuino a tributare alla squadra di Allegri tutti i favori dei pronostici. Chi capisce di calcio sa che pur dando il massimo questo Milan non e' paragonabile all'Inter degli ultimi anni. Mancano le qualita' a centrocampo, la solidita' in difesa, lo spirito di sacrificio in tutti i reparti, ma non se ne accorge nessuno. Forse perche' il +9 sui cugini era una colonna sonora talmente dominante da occultare tutto il resto. Forse perche' il peso politico di una squadra che non vince nulla da sette anni inizia a farsi serio e qualche ragionevole dubbio sulla condotta di gara arbitrale di sabato si fa strada con insolito sospetto. Alla Sampdoria manca un calcio di rigore tanto clamoroso quanto evidente. In un rallenty della partita vista su canale inglese, si vede l'arbitro di fronte alla scena, proprio li'. Ma non ha visto.
Nonostante lo stop casalingo inferto dalla Fiorentina di Sinisa, la Juve e' ben altra cosa. Gli altri anni non mancavamo di commentare come fosse squadra tosta e quadrata; ma in fondo non riusciva a far davvero paura se non ai suoi stessi tifosi. Quest'anno e' diverso. Sara' per Del Neri, o per Krasic, certo non per quel brodino scotto di Del Piero, ma la Juve e' - vista oggi e nonostante gli infortuni - la prima candidata al titolo, a dispetto dei sei punti di distacco dal Milan.
A San Siro va in scena la piu' italiana delle Inter degli ultimi quindici anni. Castellazzi, Materazzi, Santon, Natalino e Thiago Motta (io ci aggiungerei Zanetti per diritto acquisito sul campo) delineano una nuova Inter che, complici i tantissimi infortuni, profuma di nuovo. La formazione odierna messa in campo con non pochi voli iperbolici da parte di Benitez, cosi', ne fa cinque al Parma. E poiche' si chiama Inter e non Chelsea o Bayern o Barcellona, ne prende due dall'ex-Crespo e rischia di andare sotto fino alla fine, complici pali e traverse degli ospiti. Nel giorno in cui mancano Eto'o per squalifica e Milito, Chivu, Coutinho, Samuel, Julio Cesar e Maicon per infortuni, Benitez reinventa l'Inter e acciuffa tre punti importantissimi, recuperandone due a Milan e Juventus.
E' un'Inter che si riadatta alle assenze, che trova nei nuovi delle importantissime indicazione per l'avvenire, vedi Biabany e Natalino, e che sa ritornare formidabile quando i senatori rientrano, uno ad uno. Sneijder, Cambiasso e Thiago Motta insieme hanno cappottato l'andamento della gara e messo una pietra sopra le (gravi) sviste difensive del lesso misto Cordoba-Materazzi. E' l'ora di Benitez, con piu' Inter e meno panchina in campo ha gia' mostrato di sapersela giocare, sia in Champions che in campionato.
Nel frattempo la Roma e' sotto a Palermo. I siciliani devono avere piu' di una motivazione a raggiungere l'Inter in classifica.
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domenica 28 novembre 2010
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