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domenica 14 novembre 2010

C'era una volta la corazzata (12^ giornata)

Tanto di cappello ad una squadra che gioca con il cuore, il fisico ed il cervello. Non sembra vero, ma parlo del Milan. Sei punti in piu' dell'Inter, sette in piu' rispetto alla stagione scorsa e crisi di governo scongiurata sia al Senato che a Montecitorio.

Per l'Inter non c'e' stato nulla da fare. Il copione 2010-2011 e' servito anche questa volta: minuzioso ed inconcludente gioco alto nel quale Snejder continua a girare su se stesso e sui suoi stessi zebedei, Zanetti gioca spalle alla porta (avversaria), Milito fa l'ignoto e Coutinho ondeggia tra le gambe avversarie come un piumino sventolato all'aria fresca. Si salvano Lucio e Cordoba in versione maiconesca, e se tutto va bene dovrebbe salvarsi anche Materazzi dopo il colpo di Taekwondo di Ibra-cintura-nera.

La corazzata ha scientemente abdicato al ruolo che le e' appartenuto per tanti anni; e, pur in un campionato mediocre come il nostro, non riesce ad accocchiare due che siano due passaggi di fila. L'emblema della sconfitta e' proprio Benitez che, dovendo sostituire Obi per un ennesimo infortunio muscolare, scende di persona a vedere chi ci sia: "Yu-hu... c'e' nessuno?" C'era una volta una corazzata chiamata Inter.


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1 commenti:

Massimo ha detto...

Brutta Inter, ma io tutto 'sto gran Milan da titolone in rosa non l'ho visto. Presto si sgonfierà.